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Un pantalone assai curioso

18 Gennaio 2019

E tu…cosa usi?

30 Dicembre 2018

Con chi andrai a bere il caffè?

30 Dicembre 2018
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Corso di analisi dei nastri

13 Dicembre 2018
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Un pantalone assai curioso

by Ad_Cunico 18 Gennaio 201921 Gennaio 2019
Un pantalone assai curioso

La vita di tutti i giorni si sa, è molto frenetica. Almeno la mia…di sicuro. Ma se ci fermassimo un attimo, un solo istante e lo spendessimo nel guardarci attorno, ci accorgeremmo di quanti tessuti occupano i nostri spazi. Alcuni li reputiamo importanti, perchè con la mente ci riportano a dei momenti particolari vissuti, lavorano nella sfera emotiva dei ricordi, altri forse meno pregiati dal punto di vista tecnico, costruiti con poche pretese ma appartenenti ad un Brand noto, acquistano valore commerciale e quindi sopravvalutati. Altri, invece, comunemente chiamati stracci. Odio questo termine volgare, perchè è da qui, il più delle volte, dove nascono gli spunti migliori. “Passami lo straccio”……..chiesi. E fu così che lo notai… un pezzo di tessuto dalla “mano” morbida ma non vellutata, piuttosto semplice, normale. Giocava con la luce, il colore predominante era scuro ma lasciava intravedere un disegno quasi enigmatico, appena accennato e celato dal colore stesso. A risaltare il tutto anche una puntinatura chiara, usata per creare contrasto. Era un effetto voluto, lo sapevo e lo avevo intuito, tanto da voler entrare in simbiosi con lo stilista (o progettista che sia), capire il suo pensiero. Cosa voleva trasmettere? Ne trovai un altro scampolo con la tasca, così ebbi la certezza che fosse un capo d’abbigliamento, per la precisione un pantalone e quasi sicuramente rivolto ad un mercato prettamente femminile. Da qui la scheda tecnica, per chi volesse ricreare e dar nuova vita ad un capo assai curioso, non complesso ma affascinante, appartenente alla I^ categoria, ovvero quei tessuti aventi una sola serie di trame ed una sola serie di orditi. Relativamente semplici, l’effetto nella fattispecie è dato dall’accostamento di tre differenti armature base, da quattro colori totali e dall’ inserzione di trame in alternazione A-B, mentre l’ordito rimane monocromatico.

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E tu…cosa usi?

by Ad_Cunico 30 Dicembre 201819 Gennaio 2019
e tu cosa usi?

Da una recente conversazione con un amico, nonché ex collega, davanti ad una “rossa ambrata doppio malto”, sosteneva che lui andrebbe in produzione di un Batavia per abbigliamento (particolare intreccio ortogonale senza dritto e rovescio) non curandosi del tipo di macchina (telaio) utilizzato. Vero!……….ma in parte. Esistono sul mercato cinque tipologie di macchine per tessere, comunemente chiamati telai:

  • A NAVETTA
  • A PROIETTILE
  • A NASTRO (O A PINZA positiva e negativa)
  • A GETTO D’ARIA
  • A GETTO D’ACQUA

E se ci inserissimo anche il telaio

  • AD AGHI (tessitura stretta)

Le tipologie salirebbero a sei. La differenza di nomenclatura è data dal tipo di vettore utilizzato per il trasporto della trama che verrà inserita regolarmente ed in modo perpendicolare alla “bocca” o passo dell’ordito. La scelta della macchina da utilizzare non è assolutamente un passaggio da sottovalutare ma un processo derivante da un’attenta analisi dipendente da numerose variabili, come ad esempio la fibra tessile utilizzata, la meccanica del telaio, la quale potrebbe incidere pesantemente sui fili o filati impiegati nella realizzazione del prodotto oppure l’avvalersi di camme o ratiera per la movimentazione dell’ordito. Per semplicità prenderemo in esame le due tipologie di telai più presenti nella nostra zona, ovvero il telaio a proiettile ed il telaio a pinza. Il primo, nato circa a metà del secolo scorso è notoriamente meno versatile, usato per produrre pochi articoli prevalentemente con grosse titolazioni ma in grande quantità di metrature. Il concetto di base è lo sfruttamento dell’energia potenziale (Ep) impressa per torsione ad una barra di torsione, appunto. L’Ep, liberata per mezzo di una camma, muta in energia cinetica (Ec), la quale darà moto ad una piccola navetta metallica, chiamata proiettile, adibita al trasporto della trama. Detta energia muterà a propria volta, in energia termica (Et) assorbita e dissipata da un particolare freno che arresterà la corsa del vettore.

Questa macchina spesso lavora su grandi altezze (cioè larghezze del tessuto) al fine di esaurire l’Ec, non può offrire elevate velocità e combinazioni di colori per la limitazione dei tempi meccanici. E’ doveroso, inoltre, sapere che la trama ad ogni inserzione sarà sottoposta ad uno stress notevole dato dall’accelerazione impressa al proiettile, (da 0 a 100% nell’ordine di frazioni di secondo) la quale potrà incidere sulle fermate e quindi sulla resa.
Il telaio a nastro o a pinza positiva / negativa, nasce per rispondere alle frequenti esigenze di cambio articolo, ed usato per metrature più modeste. Infatti il “cambio articolo” e le nuove regolazioni per l’altezza in pettine, possono essere espletate in tempi molto minori del precedente caso. Anche in questa macchina andiamo ad estrapolare la logica di funzionamento richiamando alcune leggi fisiche. In pratica la logica è trasformare un moto circolare uniforme in un moto rettilineo alternato uniformemente accelerato.

Esistono sul mercato diversi brevetti ed agiscono in forma più blanda sulla trama, potendo così utilizzare anche trame con titolazioni più fini e, se considerassimo la “pinza positiva” anche trame molto irregolari, potendo tessere veramente un’ampia gamma di articoli. Va da sé che per le differenze intrinseche delle macchine per tessere, vi saranno associati difetti diversi…….ma questo sarà oggetto di un prossimo post. Grazie.FOTO

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Con chi andrai a bere il caffè?

by Ad_Cunico 30 Dicembre 201831 Dicembre 2018
con chi andrai a bere il caffè

Generalmente in una comunità, ed il tuo reparto non fa eccezione, esistono tre correnti di pensiero. Ho imparato, col tempo, a fare uno screening istantaneo e a valutare le persone dalle movenze e già dalle prime conversazioni. Si dice che, la prima impressione è sempre quella giusta e di solito, a mio avviso, questa sensazione viene spesso confermata. Un noto imprenditore, ad un corso, suddivideva le risorse in quattro categorie: di serie A – B – C – D, dove raccomandava caldamente di debellare l’ultima, se si voleva dare futuro all’Attività. Personalmente mi piace suddividere in tre macro categorie:

I POSITIVI o persone Toro, ottimisti, innovativi e pieni di idee, a volte irrealizzabili, accettano con entusiasmo il nuovo che avanza vedendo in esso nuove opportunità. Non procrastinano, non giudicano e non criticano, spesso collaboratori del Datore di lavoro. Come le risorse di serie A, non sono necessariamente focalizzati sullo stipendio ma risultano più imprenditori di se stessi e capaci quindi di creare nuovi redditi alternativi, lavorano per obiettivi, hanno una mission personale e pretendono di confrontarsi con altre persone di serie A. Professionalmente preparate e capaci di far crescere la Società, dovranno però essere sempre stimolate e sentirsi parte integrante del tessuto aziendale, altrimenti cambieranno “scuderia” senza troppi ripensamenti.

I NEGATIVI o persone Orso, pessimisti e agli antipodi dei precedenti, amano rimpiangere il passato e contrastare il nuovo. Criticano, giudicano, sentenziano e amplificano gli errori altrui, minimizzando i propri, non comprendendo che gli errori sono fisiologici al processo di apprendimento. Un bambino non camminerà mai senza prima cadere più e più volte, così nella creazione di nuovi tessuti o nell’utilizzo di macchinari differenti. Alla perenne ricerca di bonus ed incrementi non si allontaneranno mai spontaneamente dalla Società (criticata ed offesa ma sempre usata come salvagente), in quanto persone avverse al rischio. A mio modesto parere, come l’Imprenditore dovrebbe incentivare e coinvolgere i primi, dovrebbe controllare il proliferarsi dei secondi, in quanto capaci di “convertire” i positivi e…………molto raramente sono stato testimone del contrario.

I NEUTRALI o apatici, persone incapaci di prendere posizione in ogni situazione. Lavorano più che altro per abitudine. Abitudinari. Paragonati agli accessori dell’immobile, come i gas nobili, detti inerti, non reagiscono mai con altre persone e per loro la Vita è solo scorrere del tempo.
Per chi possiede nozioni filosofiche potrebbe essere l’eterna lotta tra il Bene ed il Male, per chi è più “terreno” ed ha nozioni di trading potrebbe essere paragonata all’eterna lotta tra Tori ed Orsi, tra rialzisti e ribassisti e dove l’Imprenditore ha il sottile compito di controllarne la volatilità, quasi ad essere chiamato a dover creare un portafoglio diversificato. Non come un trader speculatore sul breve periodo ma con un ottica da investitore su lungo termine su di un asset con maggior peso azionario.

Take care of your employees and they will care of yor business. It’s as simple as that. Richard Branson

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Corso di analisi dei nastri

by Ad_Cunico 13 Dicembre 201830 Dicembre 2018
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Ciao a tutti, voglio postare questa mia esperienza appena vissuta alla Jakob Muller AG di Frick, nella Svizzera tedesca, prossima al confine con la Germania, resa possibile dalla Michele Letizia SpA, Società di cui sono dipendente ed a cui vorrei rivolgere un sentito ringraziamento.

Al di la che è sempre un piacere ritornarci per la frequentazione di nuovi corsi professionali, in quanto l’efficienza, l’organizzazione, l’ordine, l’immagine, la cortesia e la preparazione del personale rimane sempre impeccabile, la Jakob Muller AG è una realtà molto importante nel panorama tessile e meccano-tessile su scala globale, dove è leader nella produzione di telai per la creazione di nastri (narrow weaving), di telai tradizionali adibiti alla produzione di etichette (label machines), per la maglieria (knitting machines) e nella produzione di macchine Jacquard.

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